Esce un film sui Lego. Fatto coi Lego. Ha una trama, ma fortunatamente questa trama parla di Lego, del costruire coi Lego e anche dell’etica dei Lego.
Lego Lego Lego.
Lego Movie è un film; l’avreste mai detto, dal titolo? Forse sì, ma io intendo dire che è un film nel vero senso della parola.
Mentre trotterellavo contento verso il multisala disumanizzante pensavo di trovarmi a pagare un fracco di soldi per una versione in lungo di tutte quelle robe in stop motion che girano da anni su youtube misto agli intermezzi video comici dei videogiochi a tema mattoncini colorati.
Insomma, una cosa leggermente pesantissima.
Ed effettivamente la prima impressione è stata quella di un film girato coi Lego, pensampo’, ma un film che parte come tale e va avanti come tale: c’è un inizio, una trama, e una fine.
Il motivo per cui questa roba qui non è diventata una zuppa valdostana di quelle dove ti rimane il cucchiaio in piedi quando lo immergi, è che è un film fatto sul costruire con i Lego.
I protagonisti sono capaci di tirare su moto fighissime, astronavi retrò e altre belinate vorticandovi intorno come solo MacGyver sotto cocaina sarebbe in grado di fare. Inseguimenti, combattimenti, spiegamenti, rudimenti, ferramenti, tutto condito da tonnellate di pezzetti, fedelissimi alle versioni di plastica, che cadono e rotolano in mezzo allo scenario, vengono riassemblati in maniere sempre più assurde e fantasiose, creando un piacere visivo incredibile e che non stanca mai.
Un discorso a parte va fatto per le “guest
star” del film: ci sono numerosi cameo di personaggi delle saghe fantasy e dei
fumetti più famose, che sono sempre sul bordo del “nonc’entrouncazzo”, ma si
salvano proprio perché a tirarli in qua dal baratro ci pensa il carisma dei
personaggi creati ad hoc del film (ne riparliamo dopo che avete visto il
meraviglioso pirata-cyborg).
Un discorso a parte del discorso a parte sulle “guest star” è per
Batman.
Ok, Batman. Mh, vedrai che tra un paio di scene sparisce, dopotutto di cazzate ne ha già dette troppe.
No eh? Ok.
Batman rimane in mezzo ai piedi fino alla fine del film, tirandosi dietro TUTTI i giochi di parole e le robe da memes che quelle galline urlanti dei fan di Brus Uein producono sul web.
Fortunatamente questo compendio di prese in giro del pipistrello è l’unica cosa che lo salva anche lui dal “c’entrareuncazzo”
E poi c'è il vero motivo per cui Lego Movie va visto.
Chi non ha mai giocato coi mattoncini può anche smettere di leggere, fanculo, buona serata, avete avuto una merda d’infanzia.
E voi che ci giocavate? Ricordate il senso di colpa nell’aver sfasciato in mille pezzi quelle belle costruzioni precise uguali ai libretti delle istruzioni, magari appena regalativi dai vostri nonni o zii, genitori preferiti?
Vandali, non sapete godervi le cose così come ve le donano. Non vi sapete accontentare, dovete sempre rovinare tutto e mischiare tutti i pezzi che non si capisce più niente.
C’ero arrivato dopo dieci minuti di film, ma poi tutto viene chiarito anche per l’americano più scemo in un finale cambiapuntodivista che salva una trama sennò banaluccia.
Il punto da lacrimoni del film arriva a coccolarvi la coscienza proprio per salvare dalla tempesta un finale che sarebbe stato altrimenti un po’ sciatto e privo di quell’anima che solo un bambino (…)
è capace ad attribuire alle costruzioni più belle del mondo.
Grazie Lego, grazie Lego Movie: mai più rimorsi di coscienza, io sono un maestro costruttore!
Ok, Batman. Mh, vedrai che tra un paio di scene sparisce, dopotutto di cazzate ne ha già dette troppe.
No eh? Ok.
Batman rimane in mezzo ai piedi fino alla fine del film, tirandosi dietro TUTTI i giochi di parole e le robe da memes che quelle galline urlanti dei fan di Brus Uein producono sul web.
Fortunatamente questo compendio di prese in giro del pipistrello è l’unica cosa che lo salva anche lui dal “c’entrareuncazzo”
E poi c'è il vero motivo per cui Lego Movie va visto.
Chi non ha mai giocato coi mattoncini può anche smettere di leggere, fanculo, buona serata, avete avuto una merda d’infanzia.
E voi che ci giocavate? Ricordate il senso di colpa nell’aver sfasciato in mille pezzi quelle belle costruzioni precise uguali ai libretti delle istruzioni, magari appena regalativi dai vostri nonni o zii, genitori preferiti?
Vandali, non sapete godervi le cose così come ve le donano. Non vi sapete accontentare, dovete sempre rovinare tutto e mischiare tutti i pezzi che non si capisce più niente.
C’ero arrivato dopo dieci minuti di film, ma poi tutto viene chiarito anche per l’americano più scemo in un finale cambiapuntodivista che salva una trama sennò banaluccia.
Il punto da lacrimoni del film arriva a coccolarvi la coscienza proprio per salvare dalla tempesta un finale che sarebbe stato altrimenti un po’ sciatto e privo di quell’anima che solo un bambino (…)
è capace ad attribuire alle costruzioni più belle del mondo.
Grazie Lego, grazie Lego Movie: mai più rimorsi di coscienza, io sono un maestro costruttore!